VETRI PER ISOLAMENTO ACUSTICO
Tabella dei Contenuti
L’EVOLUZIONE DEI VETRI PER L’ISOLAMENTO ACUSTICO
I vetri per serramenti in commercio oggi hanno mediamente una qualità molto buona. Ma non è sempre stato così, la tecnologia applicata ai vetri ad alto abbattimento acustico, in particolare, ha fatto passi da gigante nel tempo.
Ciò è confermato dal fatto che in 25-30 anni siamo passati da isolamenti acustici e termici praticamente nulli a vetri altamente tecnologici con valori di abbattimento acustico simili a quelli di un muro.
Esistono dei parametri che identificano e valorizzano l’efficacia dei vetri proprio nella “lotta” contro il rumore. Nello specifico il parametro Rw risulta un valore fondamentale per comprendere e scegliere le soluzioni di isolamento acustico più adatte.
Il parametro Rw sta in sostanza ad indicare il potere fonoisolante del vetro, ovvero l’efficacia con cui può isolare dai rumori esterni.
Questo valore si misura in decibel (dB) e più alto è il valore, più efficace è l’isolamento. La scala dei decibel non segue un principio di proporzione diretto, è una curva molto accentuata e bastano pochi decibel di differenza per avere una grandissima differenza di prestazione.
Ad esempio, un Rw di 25 dB è considerato basso, mentre un valore di 40 dB o superiore è eccellente per ambienti particolarmente esposti a rumori, come quelli vicini a strade trafficate o aeroporti.
Inoltre, non bisogna dimenticare che l’isolamento del vetro non coincide esattamente con quello del serramento, infatti i rumori passano anche attraverso il telaio, le guarnizioni e gli altri elementi tecnici che compongono gli infissi.

L’evoluzione tecnologia dei vetri: nelle immagini è visibile la sezione di serramenti a doppio e triplo vetro.
Quest’ultima tipologia può migliorare ulteriormente l’isolamento e risulta ideale per ambienti con alti livelli di rumore e per garantire un comfort ottimale.
I VETRI DISPONIBILI NEGLI ANNI 80
Il vetro aveva uno spessore di pochi millimetri, oltre ad essere pericoloso per le persone, non poteva certamente essere definito come un vetro acustico, né tantomeno permetteva di isolare la casa dai rumori esterni e di riposare bene!
Un vetro di spessore più elevato, ad esempio 20 mm, avrebbe aumentato decisamente l’isolamento acustico, ma sarebbe diventato un peso insostenibile per la struttura delle finestre di allora.

VETRI ASIMMETRICI CON VETROCAMERA
Successivamente, hanno iniziato a diffondersi le vetrocamere ovvero un’intercapedine tra le varie lastre di vetro, si tratta di una tecnica costruttiva valida ancora ad oggi.
Con lo stesso spessore, si riusciva ad ottenere un isolamento acustico praticamente identico a prima, ma con molto meno peso.
Inoltre, si sono diffusi vetri con lastre di differente spessori, poiché il comportamento della vetrocamera con vetri asimmetrici migliora ulteriormente l’isolamento.

Nella prima immagine a sinistra, la sigla 4-16-6 sta ad indicare un vetro composto da elementi di diverso spessore:
- Lastra di vetro da 4mm
- Intercapedine da 16mm
- Seconda lastra di vetro da 6mm.
VETRI STRATIFICATI E PELLICOLE
Per salire ancora di livello in fatto di vetri ad alto abbattimento acustico, si possono utilizzare vetri stratificati con l’inserimento, tra un vetro e l’altro, di pellicole in PVB (polivinilbutirrale).
Si tratta di una pellicola trasparente ed ha lo scopo di renderli più sicuri in caso di rottura, oltre che attenuare le vibrazioni acustiche provenienti dall’esterno.
Infine, per avere un ottimo vetro acustico, c’è un ultimo elemento da considerare ovvero il canalino che distanzia i 2 vetri: in commercio ne esistono di diversi materiali, ma è preferibile usarne uno in materiale elastico e non metallico.

CONCLUSIONI
L’evoluzione dei vetri destinati all’isolamento acustico è uno degli esempi più concreti di come la tecnologia applicata all’edilizia possa migliorare sensibilmente la qualità della vita all’interno degli spazi abitativi e lavorativi.
Dai vetri semplici e sottili degli anni ’80, incapaci di schermare il rumore esterno, siamo arrivati a soluzioni altamente performanti, in grado di offrire livelli di abbattimento sonoro comparabili a quelli di una parete in muratura.
Ma se c’è un messaggio chiave da portare con sé, è che il vetro, per quanto fondamentale, non è mai sufficiente da solo. Il risultato finale dipende dalla sinergia tra tutti i componenti del serramento: vetro, telaio, guarnizioni, sistema di posa e, soprattutto, dalla progettazione integrata del pacchetto finestra-parete. È il sistema che funziona, non il singolo elemento.
Oggi è possibile progettare e realizzare ambienti protetti dal rumore in modo preciso e misurabile, grazie a una corretta selezione dei materiali e alla disponibilità di soluzioni tecniche sempre più evolute, come i vetri stratificati acustici con pellicole PVB e le vetrocamere asimmetriche.
Queste tecnologie, se inserite in un sistema coerente, permettono di rispondere efficacemente alle esigenze di chi vive in contesti urbani ad alta rumorosità.
Investire nella qualità dell’isolamento acustico non è solo una scelta tecnica: è una scelta di benessere, comfort e valore degli immobili nel tempo.

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