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INTRODUZIONE
Nel contesto della crescente attenzione all’efficienza energetica, alla qualità costruttiva e alla durabilità degli edifici, il nodo finestra continua a rappresentare uno dei punti più critici dell’involucro edilizio.
Proprio per questo, dopo anni di richieste da parte del mondo produttivo e progettuale, è stata finalmente pubblicata la norma UNI 11979:2025, che definisce per la prima volta in Italia i requisiti tecnici e le prestazioni attese da controtelai e controtelai monoblocco.
Fino ad oggi, questi elementi erano spesso sottovalutati in fase di progettazione e gestione del cantiere, trattati come semplici accessori di supporto alla posa del serramento.
La realtà, invece, è ben diversa: il controtelaio costituisce un elemento tecnico intermedio fondamentale, in grado di influenzare direttamente la tenuta all’aria, l’isolamento termico e acustico, la resistenza meccanica e la corretta funzionalità del serramento nel tempo.
La UNI 11979:2025 nasce per colmare questo vuoto normativo e proporre un quadro di riferimento condiviso tra progettisti, produttori, imprese e posatori. Lo scopo non è soltanto quello di definire criteri minimi prestazionali, ma anche di integrare il controtelaio nella filiera della progettazione e della qualità edilizia, elevandolo a componente attivo dell’involucro edilizio.
In questa guida tecnica, rivolta ai professionisti del mondo edile, analizzeremo il contenuto della norma con un approccio pratico, utile a comprendere:
- i campi di applicazione della norma;
- le diverse classificazioni di controtelai previste;
- i requisiti prestazionali da rispettare;
- le implicazioni nella redazione di capitolati e nella gestione del cantiere;
- i vantaggi tangibili per la qualità dell’edificio e la tutela del committente.
L’obiettivo è offrire al progettista uno strumento operativo per adottare consapevolmente la UNI 11979:2025 nei propri lavori, contribuendo a una progettazione più precisa, coerente e performante.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La norma UNI 11979:2025 è stata sviluppata con l’obiettivo di fornire una base tecnica condivisa per la progettazione, produzione, selezione e verifica dei controtelai e controtelai monoblocco impiegati nei sistemi di chiusura dell’involucro edilizio.
In particolare, la norma si applica a:
- Controtelai e controtelai monoblocco destinati alla posa di finestre e porte pedonali esterne;
- Controtelai per porte interne, laddove siano coinvolte esigenze di isolamento acustico, precisione dimensionale o integrazione impiantistica;
- Sistemi prefabbricati che comprendano chiusure oscuranti (tapparelle, persiane, scuri) e schermature solari mobili;
- Eventuali componenti integrati quali zanzariere, sistemi di ventilazione meccanica, coibentazioni, barriere al vapore o elementi di sicurezza.
COS’È UN CONTROTELAIO SECONDO LA UNI 11979
La norma definisce il controtelaio come un elemento tecnico, normalmente installato in fase di costruzione della muratura grezza, che:
- permette la corretta installazione del serramento o di altri dispositivi di chiusura;
- garantisce precise prestazioni funzionali (isolamento, stabilità, durabilità);
- funge da interfaccia meccanica e termico-acustica tra muratura e serramento.
Il controtelaio monoblocco, invece, è un sistema prefabbricato avanzato, progettato per integrare più funzioni in un solo componente (es. guide per avvolgibili, cassonetto, coibentazione verticale, accessori di tenuta e fissaggio).
COSA REGOLA LA NORMA
La UNI 11979:2025 stabilisce:
- le classificazioni dei controtelai;
- i requisiti prestazionali minimi da rispettare (termici, acustici, meccanici);
- i criteri di prova (appendici normative e riferimenti a norme europee);
- le modalità di documentazione tecnica e le istruzioni di posa;
- le informazioni minime che devono essere fornite a progettisti, DL e utenti.
COSA NON È INCLUSO NELLA NORMA
La norma non tratta:
- I criteri per la progettazione o certificazione del serramento (disciplinato da UNI EN 14351-1/-2);
- Le prestazioni delle chiusure oscuranti in quanto tali (UNI EN 13659);
- I dispositivi di automazione o domotica;
- Le modalità di posa in opera del serramento nel suo complesso, già oggetto di norme e linee guida complementari (es. UNI 11673-1/-2/-3).
PERCHÉ È UTILE AL PROGETTISTA
Fino alla pubblicazione della UNI 11979:2025, non esisteva uno standard nazionale univoco che permettesse al progettista di prescrivere, in modo formalizzato e verificabile, un controtelaio prestazionale coerente con i requisiti dell’edificio.
Oggi, grazie a questa norma:
- si possono prescrivere a capitolato prodotti con prestazioni documentate e ripetibili;
- si puó verificare l’adeguatezza del sistema di installazione rispetto al pacchetto murario e al tipo di edificio (residenziale, scolastico, ospedaliero, NZEB, ecc.);
- si ottiene un supporto concreto per il coordinamento con produttori, installatori e DL, riducendo improvvisazioni ed errori in cantiere.

CLASSIFICAZIONE DEI CONTROTELAI
Uno degli elementi più innovativi e strategici introdotti dalla norma UNI 11979:2025 è la chiara classificazione dei controtelai in due principali categorie funzionali: controtelai di libera installazione e controtelai proprietari.
Questa distinzione, lungi dall’essere meramente terminologica, ha conseguenze dirette nella progettazione, nella specifica di capitolato e nella verifica prestazionale in opera.
CONTROTELAI DI LIBERA INSTALLAZIONE
Sono sistemi non vincolati a un determinato serramento, ma progettati per essere compatibili con una vasta gamma di telai di finestre o porte, anche di diversi produttori. Si tratta di soluzioni standardizzate, ideali per cantieri in cui i serramenti non sono ancora definiti, o per contesti in cui si privilegia la flessibilità della fornitura.
Caratteristiche principali:
- Geometria definita da norme interne al produttore o da standard tecnici comuni;
- Compatibilità con più tipologie di profili;
- Necessità di verifica prestazionale separata per serramento e controtelaio.
Vantaggi per il progettista:
- Flessibilità nella scelta dei fornitori;
- Maggiore adattabilità in cantiere.
Contro:
- Possibili criticità nella tenuta e nell’allineamento delle prestazioni se non correttamente dimensionato e installato;
- Maggiori oneri per la verifica del giunto finestra-parete.
CONTROTELAI PROPRIETARI
Sono sistemi progettati specificamente in abbinamento a un determinato serramento o a una determinata gamma di infissi. Si tratta spesso di soluzioni ingegnerizzate e pre-certificate dal produttore del serramento, talvolta vendute come “kit di posa” o “pacchetti involucro”.
Caratteristiche principali:
- Studiati in modo integrato col telaio finestra;
- Prove prestazionali eseguite sul sistema complessivo;
- Migliore tenuta dei punti di contatto tra i componenti (fissaggi, guarnizioni, coibentazioni).
Vantaggi per il progettista:
- Prestazioni globali già documentate (termiche, acustiche, meccaniche);
- Responsabilità tecnica concentrata su un unico soggetto;
- Miglior coerenza tra progetto e cantiere.
Contro:
- Minore flessibilità nella scelta dei fornitori;
- Rischio di lock-in commerciale se non ben gestito a capitolato.
IMPLICAZIONI PROGETTUALI DELLA CLASSIFICAZIONE
La distinzione tra controtelai di libera installazione e proprietari non è solo utile, ma necessaria, ai fini di una progettazione prestazionale coerente con gli obiettivi dell’edificio.
Il progettista deve scegliere consapevolmente la tipologia da prescrivere, sulla base di:
- esigenze energetiche e acustiche del progetto;
- complessità geometrica del nodo muro-finestra;
- tempistiche e logistica di cantiere;
- grado di controllo richiesto sull’esecuzione.
Nei progetti ad alta efficienza energetica o in edifici soggetti a certificazioni ambientali (es. LEED, CAM, Passivhaus), l’uso di sistemi proprietari certificati consente di garantire con maggiore affidabilità il raggiungimento delle prestazioni previste in fase di calcolo.


REQUISITI PRESTAZIONALI
La UNI 11979:2025 introduce un impianto prestazionale chiaro e articolato per i controtelai e i controtelai monoblocco, fornendo ai progettisti strumenti tecnici per la valutazione oggettiva delle prestazioni del nodo secondario finestra-muro.
I requisiti sono prestazionali e funzionali, e si riferiscono a cinque macro-ambiti:
ISOLAMENTO TERMICO
I controtelai devono contribuire a garantire la continuità dell’isolamento nel nodo serramento-muratura, prevenendo ponti termici e dispersioni.
Criteri tecnici:
- Valutazione secondo la UNI EN ISO 10077-2 (calcolo del flusso termico lineare);
- Richiesta la dichiarazione del valore Ψ (psi) del nodo o della trasmittanza equivalente del sistema;
- Verifiche più stringenti in presenza di edifici NZEB, casa passiva, o certificazioni energetiche.
Nota per i progettisti:
Nei sistemi monoblocco, è possibile prevedere controtelai dotati di isolamento continuo preaccoppiato che migliorano l’U medio del vano finestra anche di 0,1–0,2 W/m²K rispetto ai sistemi tradizionali.
ISOLAMENTO ACUSTICO
Un controtelaio prestazionale deve impedire il passaggio del rumore attraverso i giunti, garantendo coerenza con l’Rw previsto a progetto per il serramento e la parete.
Criteri tecnici:
- Prove secondo UNI EN ISO 10140;
- Dichiarazione dell’abbattimento acustico ΔRw del nodo finestra (in dB);
- Verifica del comportamento del controtelaio in presenza di intercapedini, guide avvolgibili, cassonetti, zanzariere.
Buona prassi progettuale:
Evitare controtelai metallici cavi non isolati e sistemi che interrompono la massa muraria senza compensazione fonoassorbente.
TENUTA ALL’ARIA E ALL’ACQUA – RESISTENZA AL VENTO
La norma impone che i controtelai non compromettano le prestazioni di tenuta del serramento. Questo significa che devono essere idonei a garantire la tenuta del giunto secondario.
Criteri tecnici:
- Prove secondo UNI EN 1026 (aria), 1027 (acqua), 12211 (vento);
- Dichiarazione della classe di tenuta ottenuta;
- La prova può essere condotta in combinazione con il serramento oppure sul solo sistema controtelaio se predisposto.
Per edifici in zone esposte (vento, pioggia battente) è fondamentale selezionare controtelai con guarnizioni multiple, soglie continue e adeguate protezioni superiori.
RESISTENZA MECCANICA E DURABILITÀ
I controtelai devono sopportare senza deformazioni:
- le sollecitazioni meccaniche da apertura/chiusura del serramento;
- il peso statico dei dispositivi integrati (cassonetti, guide, sistemi oscuranti);
- eventuali carichi da pressione del vento o urti accidentali.
Criteri tecnici:
Prove di carico statico e cicli di apertura;
Verifica della resistenza dei fissaggi e della deformabilità elastica.
Durabilità richiesta:
Tenuta funzionale > 10 anni;
Stabilità dimensionale e tenuta dei materiali sigillanti in condizioni di cantiere e di esercizio.
COMPATIBILITÀ E SOSTENIBILITÀ DEI MATERIALI
La norma affronta anche aspetti di tipo ambientale e chimico:
- Assenza di sostanze pericolose (VOC, formaldeide);
- Preferenza per materiali riciclati, riciclabili o biocompatibili;
- Compatibilità con le malte e i sistemi a cappotto.
REQUISITI DICHIARATIVI OBBLIGATORI
Il produttore o il fornitore del controtelaio deve mettere a disposizione:
- Scheda tecnica di prodotto, con valori prestazionali certificati;
- Istruzioni dettagliate di posa, comprese le giunzioni a parete e telaio finestra;
- Indicazione delle condizioni di prova (dimensioni del campione, tipo di supporto, ecc.);
- Certificazioni di laboratorio con metodologia validata.
METODOLOGIE DI PROVA E APPENDICI NORMATIVE
La UNI 11979:2025 non si limita a elencare requisiti prestazionali: dedica una parte significativa alla definizione delle modalità di verifica, delle condizioni di prova standard e dei criteri di estensione dei risultati a configurazioni reali di cantiere. Questo approccio consente ai progettisti di valutare con rigore tecnico le prestazioni effettive del sistema controtelaio.
PRINCIPI GENERALI DELLE PROVE
Le prove previste dalla norma servono a determinare la conformità dei controtelai rispetto ai requisiti dichiarati, in modo riproducibile, trasparente e verificabile.
Le verifiche possono essere condotte:
- su campioni reali, in configurazioni normalizzate;
- su modelli simulativi (analisi termica o FEM) con metodologia validata;
- in laboratorio accreditato o, per alcuni casi, tramite prove in luogo con estensibilità documentata.
APPENDICE A – MODALITÀ DI PROVA
L’Appendice A della norma fornisce:
- la definizione delle dimensioni dei campioni da testare (es. controtelaio per finestra 1.23×1.48 m);
- la descrizione delle condizioni ambientali e costruttive (tipo di supporto murario, sistemi di fissaggio, sigillature);
- le indicazioni sui protocolli di prova per:
- permeabilità all’aria (UNI EN 1026),
- tenuta all’acqua (UNI EN 1027),
- carico del vento (UNI EN 12211),
- isolamento acustico (UNI EN ISO 10140),
- trasmittanza termica (UNI EN ISO 10077-2),
- resistenza meccanica.
Importante per i progettisti:
Le condizioni di prova devono essere congruenti con le condizioni d’uso previste nel progetto. Se cambiano geometrie, materiali o installazione, si può ricorrere all’Appendice D.
APPENDICE D – ESTENSIBILITÀ DEI RISULTATI
Questa sezione consente di trasferire i risultati delle prove a configurazioni diverse, a patto che:
- le variazioni rientrino in limiti geometrici, dimensionali o compositivi definiti dalla norma;
- sia documentata l’equivalenza funzionale dei materiali;
- siano adottati criteri di analogia ingegneristica, accettati dal progettista e dal DL.
Questo punto è cruciale nella pratica: il produttore può evitare la ripetizione di test per ogni variante, a patto di garantire la coerenza tra prodotto provato e configurazione fornita.
APPENDICE E – STRATIGRAFIE NORMALIZZATE
Questa appendice definisce le configurazioni murarie di riferimento (es. blocco porizzato con intonaco interno, cappotto esterno, doppia parete in laterizio, ecc.) su cui eseguire le prove.
Perché è utile al progettista:
- consente di verificare la compatibilità tra nodo murario progettato e nodo testato;
- obbliga il produttore a dichiarare su quale stratigrafia è stata condotta la prova;
- permette di valutare se l’estensibilità è plausibile o va eseguita una nuova verifica.
APPENDICE F – DOCUMENTAZIONE TECNICA E ISTRUZIONI
Questa sezione stabilisce l’obbligo, da parte del produttore, di fornire:
- scheda tecnica completa del controtelaio/monoblocco;
- istruzioni di posa illustrate;
- indicazioni su manutenzione e durabilità;
- dichiarazioni prestazionali ottenute da prove o simulazioni.
Il progettista è tenuto a verificare la presenza di questi documenti e ad allegarli al fascicolo tecnico dell’opera, specialmente in caso di controlli da parte della direzione lavori, enti certificatori o verifiche post-occupazione.

L’EVOLUZIONE DELLA PROGETTAZIONE EDILE
L’introduzione della UNI 11979:2025 rappresenta un cambio di paradigma per i progettisti che si occupano di involucro edilizio e nodi finestra.
Dove prima il controtelaio era considerato un componente neutro o delegato alla discrezione dell’impresa, oggi viene riconosciuto come elemento tecnico con responsabilità prestazionale specifica.
Questo comporta una ridefinizione del ruolo del progettista, che deve ora:
- integrare il controtelaio nella progettazione del nodo muro-serramento;
- definirne le prestazioni minime attese;
- verificarne la compatibilità con il pacchetto edilizio;
- assicurarsi che le condizioni di posa siano rispettate in fase esecutiva.
Vediamo in dettaglio cosa questo significa nella pratica.
INTEGRAZIONE DEL CONTROTELAIO NEL DISEGNO ESECUTIVO
Uno dei primi effetti della norma è che il controtelaio deve essere rappresentato nel disegno tecnico: non più come semplice ingombro, ma come componente funzionale.
Il progettista è chiamato a:
- rappresentare la geometria del controtelaio e la sua posizione rispetto alla stratigrafia muraria;
- indicare i materiali accessori previsti (isolanti, guarnizioni, sigillanti);
- dettagliare la configurazione del giunto secondario, specificando:
- lunghezza utile di sovrapposizione col telaio del serramento;
- spessore del giunto sigillante;
- continuità delle barriere termiche e acustiche.
Suggerimento operativo:
Inserire nei disegni esecutivi una sezione specifica “Nodo controtelaio – vano grezzo”, con richiami tecnici che rimandano alla scheda tecnica UNI del prodotto previsto.
SCELTA PROGETTUALE: CONTROTELAIO LIBERO O PROPRIETARIO?
A seconda del contesto progettuale, il tecnico deve scegliere consapevolmente tra:
- controtelaio di libera installazione, se si cerca flessibilità di fornitura o si lavora in ambito residenziale diffuso;
- controtelaio proprietario, se si vogliono prestazioni elevate, un nodo certificato o si lavora in edifici pubblici, NZEB, passivi o con destinazione sensibile (scuole, ospedali, alberghi).
Criteri di scelta da includere nella relazione tecnica:
- Valore Ψ del nodo finestra;
- Rw richiesto (≥ 40 dB in molti contesti urbani);
- Compatibilità con cappotto esterno o doppia parete;
- Presenza di accessori integrati (oscuranti, VMC, zanzariere);
- Accessibilità e facilità di posa.
CAPITOLATI E COMPUTI METRICI COERENTI
Un controtelaio conforme alla UNI 11979:2025 non può essere indicato a capitolato con diciture generiche (“falso telaio in lamiera” o “in legno grezzo”).
Il progettista deve invece:
- specificare la tipologia, le prestazioni minime richieste e il riferimento normativo;
- indicare se è richiesta certificazione da laboratorio o documentazione tecnica conforme;
- integrare la voce nel computo metrico come fornitura tecnica distinta.
Esempio di voce corretta:
“Fornitura e posa di controtelaio monoblocco in materiale isolante rigido con guide integrate per oscuranti, predisposto per serramento in PVC, certificato UNI 11979:2025, con valore Ψ ≤ 0,02 W/mK, ΔRw ≥ 40 dB, conforme a stratigrafia muraria tipo A (Appendice E). Inclusa documentazione tecnica e istruzioni di posa.”
COORDINAMENTO IN CANTIERE
La UNI 11979 impone al progettista un ruolo attivo anche nella fase esecutiva:
- Verifica che il modello installato corrisponda al prodotto previsto in fase progettuale;
- Controllo che siano rispettate le istruzioni di posa (sigillature, livellamento, giunzione con il cappotto, ecc.);
- Validazione finale delle prestazioni in sinergia con la direzione lavori.
Criticità ricorrenti:
- Posizionamento scorretto del controtelaio (troppo interno o esterno);
- Errata interazione con la barriera al vapore o il cappotto;
- Mancanza di documentazione o scheda tecnica in cantiere.
LA NORMA COME STRUMENTO DI TUTELA
Infine, la UNI 11979:2025 offre al progettista una forma di tutela:
- contro errori esecutivi dell’impresa (posizionamento, fissaggio, incompatibilità con i materiali);
- contro forniture difformi o improvvisate;
- a garanzia della qualità dichiarata in relazione tecnica, ex legge 10 o CAM.
In caso di contenzioso o difetti post-opera, la norma rappresenta un riferimento tecnico oggettivo per valutare la correttezza della scelta progettuale o esecutiva.

BENEFICI ATTESI DALL’APPLICAZIONE DELLA NORMA UNI 11979:2025
L’introduzione della norma UNI 11979:2025 non si limita ad alzare l’asticella tecnica nella progettazione dei controtelai: rappresenta un’opportunità reale per migliorare la qualità globale dell’involucro edilizio, con ricadute dirette su comfort, efficienza energetica, durabilità e affidabilità del progetto.
Vediamo in dettaglio i benefici che l’adozione consapevole di questa norma può portare al progettista e all’intero processo edilizio.
QUALITÀ COSTRUTTIVA E CONTROLLO DEL NODO FINESTRA
Il primo, più evidente vantaggio è la standardizzazione del nodo finestra, da sempre uno dei punti più critici dell’edificio.
Applicare la norma consente di:
- ridurre gli errori di installazione grazie a prodotti certificati e istruzioni di posa dettagliate;
- garantire la continuità delle prestazioni termiche e acustiche dell’involucro;
- migliorare la resilienza del nodo a infiltrazioni, condense, fessurazioni o movimenti strutturali.
Un nodo finestra progettato secondo UNI 11979:2025 è un nodo sotto controllo: misurabile, verificabile, replicabile.
MIGLIORE PROGETTAZIONE ENERGETICA E ACUSTICA
Inserire nel progetto un controtelaio certificato consente di:
- abbattere il valore del ponte termico lineare Ψ in corrispondenza del foro finestra;
- rispettare con maggiore affidabilità i limiti previsti dal D.Lgs. 192/2005, CAM, UNI/TS 11300 e dai protocolli NZEB o Passivhaus;
- assicurare un abbattimento acustico misurato e verificabile, fondamentale nei contesti urbani, ospedalieri, scolastici o alberghieri.
Beneficio per il progettista:
- Riduzione del rischio di superamento dei limiti normativi;
- Più precisione nei calcoli energetici;
- Meno sorprese in fase di verifica post-intervento o certificazione ambientale.
INTEGRAZIONE CON LA FILIERA DEL SERRAMENTO
La UNI 11979:2025 promuove una filiera più coesa e trasparente, favorendo la collaborazione tra progettisti, produttori, fornitori e posatori.
Ciò si traduce in:
- Maggiore compatibilità tra componenti (telaio, cassonetto, oscuranti, sigillanti);
- Tempi di installazione più rapidi e precisi;
- Riduzione delle rilavorazioni e dei contenziosi in fase esecutiva.
La norma diventa un linguaggio comune tra i professionisti coinvolti nel nodo finestra.
TRACCIABILITÀ E RESPONSABILITÀ TECNICA
L’obbligo di accompagnare ogni controtelaio con documentazione tecnica, prove prestazionali e istruzioni dettagliate consente:
- una maggiore tracciabilità del prodotto;
- l’attribuzione chiara delle responsabilità (progettista, fornitore, impresa, DL);
- una maggiore facilità nella redazione del fascicolo dell’opera, utile anche in caso di verifiche, collaudi o contenziosi.
VANTAGGI PER LA COMMITTENZA E PER L’EDIFICIO
Dal punto di vista del committente, adottare un controtelaio conforme alla norma significa:
- avere un edificio più efficiente, silenzioso, stabile e durevole;
- ridurre i costi di manutenzione a lungo termine;
- aumentare la qualità percepita del lavoro finito, con un valore immobiliare più alto e documentato.
Per l’edificio, invece, si garantisce:
- una maggiore compatibilità con i cicli di vita utili del serramento;
- prestazioni più omogenee tra i vari vani finestra;
- meno rischi di degrado nei punti sensibili dell’involucro.
OPPORTUNITÀ PROFESSIONALE PER IL PROGETTISTA
Infine, aderire alla UNI 11979:2025 offre al progettista un chiaro vantaggio competitivo:
- si distingue come professionista attento alle normative più aggiornate;
- riduce il margine di errore e contestazioni future;
- costruisce una reputazione basata su precisione, consapevolezza e responsabilità tecnica.
In un settore sempre più orientato alla qualità e al controllo delle performance, conoscere e applicare questa norma significa di fatto alzare il livello della propria capacità di progettazione a norma.

RIEPILOGO DEI PUNTI CHIAVE E PROSPETTIVE FUTURE
La UNI 11979:2025 segna una svolta culturale e tecnica per il settore dell’edilizia: per la prima volta, il controtelaio non è più un componente lasciato alla discrezione del cantiere o alla buona volontà del serramentista, ma viene riconosciuto come elemento tecnico a sé stante, soggetto a requisiti, prove e responsabilità progettuali.
Per il progettista significa assumere un ruolo centrale nella definizione del nodo finestra, contribuendo in modo diretto al raggiungimento delle prestazioni dell’involucro edilizio.
La norma offre:
- un linguaggio tecnico condiviso con fornitori, imprese, direttori lavori e clienti;
- una struttura normativa chiara per selezionare e prescrivere soluzioni adatte al progetto;
- strumenti operativi e documentali per controllare qualità, posa e compatibilità.
RIEPILOGO DEI PUNTI CHIAVE PER IL PROGETTISTA
- Integrare il controtelaio nei disegni e nei dettagli esecutivi.
- Definire in modo preciso le prestazioni minime richieste (U, Rw, tenuta all’aria/acqua, compatibilità con la stratigrafia).
- Scegliere tra controtelai “di libera installazione” e “proprietari” in base al tipo di edificio e agli obiettivi prestazionali.
- Verificare la presenza della documentazione tecnica obbligatoria (Appendice F).
- Coordinarsi con i fornitori e i posatori per garantire la posa corretta secondo le istruzioni fornite.
- Considerare la norma anche come strumento di prevenzione del contenzioso tecnico e di valorizzazione del proprio ruolo progettuale.
PROSPETTIVE FUTURE
L’introduzione di questa norma non è un punto di arrivo, ma di partenza.
A livello europeo si stanno consolidando altri standard simili, e l’evoluzione tecnologica dei sistemi di posa, dei materiali isolanti e dei serramenti richiederà nei prossimi anni ulteriori aggiornamenti.
Per i progettisti che vogliono restare competitivi e garantire ai propri clienti efficienza, durabilità e qualità documentata, la UNI 11979:2025 è una base solida su cui costruire.

IL MIO CONSIGLIO CONCLUSIVO
In qualità di tecnico, formatore e serramentista esperto in diagnosi edilizia, ti invito a non subire il cambiamento, ma a diventarne parte attiva.
Porta la UNI 11979:2025 nei tuoi progetti, nei tuoi capitolati, nei tuoi dettagli. Usala come leva per migliorare il tuo modo di progettare e costruire.
Per i professionisti che desiderano approfondire ulteriormente e consultare il testo integrale della norma, è possibile acquistare la UNI 11979:2025 – “Controtelai e controtelai monoblocco per serramenti” direttamente dal sito ufficiale UNI.
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La lettura completa della norma è fortemente consigliata a progettisti, direttori lavori e produttori di sistemi di posa, in quanto rappresenta un riferimento aggiornato e dettagliato per ogni fase della progettazione e verifica del nodo finestra.

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