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INTRODUZIONE
Le schermature solari non sono semplici elementi accessori: sono vere e proprie strutture soggette a carichi significativi, soprattutto a causa del vento. La loro installazione richiede quindi attenzione ai nodi di fissaggio, in particolare quando l’edificio è rivestito con intonaco sottile o con un sistema a cappotto (ETICS).
Negli ultimi anni, con la diffusione massiva degli interventi di isolamento termico incentivati dai bonus edilizi, la questione del fissaggio sicuro delle schermature solari è diventata centrale. Molti cantieri, tuttavia, continuano a mostrare criticità legate a errori esecutivi o all’assenza di una progettazione adeguata.
Questo articolo intende fornire ai professionisti del settore un quadro sintetico dei problemi più ricorrenti, dei riferimenti normativi e delle soluzioni tecniche disponibili.

STABILITÀ DEL FISSAGGIO: IL NODO PRINCIPALE
La stabilità del fissaggio di una schermatura solare dipende dalla capacità di trasferire correttamente i carichi al supporto portante. Non si tratta solo del peso statico della struttura, ma soprattutto delle sollecitazioni dinamiche generate dal vento.
Secondo la norma UNI EN 13561, che regola i requisiti prestazionali delle tende esterne, i prodotti devono essere classificati in base alla resistenza al vento. Tuttavia, la prestazione dichiarata dal produttore vale solo se il sistema viene installato correttamente, con staffe e ancoraggi adeguati e nel rispetto delle condizioni di supporto previste.
Una schermatura fissata solo sull’intonachino o, peggio, sull’isolante del cappotto termico, non potrà mai garantire la resistenza necessaria. È quindi fondamentale progettare sistemi di ancoraggio che raggiungano la muratura portante.
ROTTURA DELL’INTONACHINO E DEGRADO ESTETICO
Uno degli errori più diffusi in cantiere è considerare sufficiente il fissaggio attraverso l’intonaco armato. Col tempo, i micromovimenti generati dall’apertura e chiusura della tenda e dalle sollecitazioni del vento provocano fessurazioni e distacchi dell’intonachino.
Le conseguenze sono:
- crepe visibili intorno ai tasselli
- infiltrazioni d’acqua nel sistema ETICS
- perdita di continuità estetica della facciata
La rottura dell’intonachino non è solo un problema estetico ma anche tecnico, perché compromette la funzione protettiva della rasatura armata, esponendo l’isolante a degrado precoce.
INFILTRAZIONI: PUNTO DEBOLE DEI FISSAGGI
Ogni foro realizzato nel cappotto rappresenta un potenziale punto di infiltrazione. Se il fissaggio non è progettato e sigillato correttamente, l’acqua può penetrare lungo lo stelo del tassello o attraverso microfessure, causando:
- macchie e distacchi in facciata
- perdita di prestazioni termo-igrometriche
- rischio di muffe e condensa all’interno
Un aspetto tecnico di primaria importanza è che i fenomeni di infiltrazione e condensa generati da fissaggi non idonei possono manifestarsi in prossimità dei nodi più delicati della facciata, ossia le connessioni muro–cappotto–controtelaio–serramento.
Si tratta di punti critici che già richiedono attenzione progettuale e che, se compromessi da un ancoraggio improprio, diventano percorsi preferenziali per l’acqua.
Queste problematiche vengono spesso interpretate in modo errato: l’utente finale (e talvolta anche l’impresa) tende ad attribuire l’origine dell’infiltrazione al serramento o alla sua posa, quando in realtà la causa è da ricercare nei fissaggi delle tende da sole non correttamente progettati ed eseguiti.
Per il professionista è quindi essenziale distinguere correttamente la patologia, evitando diagnosi sbagliate e interventi inefficaci.
Per ridurre questi rischi è necessario:
- impiegare sistemi di fissaggio a tenuta certificata, con guarnizioni o bussole isolanti
- sigillare accuratamente i punti di attraversamento con materiali compatibili con l’ETICS
- ripristinare la rete e la rasatura intorno all’area di intervento.

SICUREZZA: RISPETTO DELLE SCHEDE TECNICHE
I produttori di fissaggi e staffaggi indicano nelle schede tecniche parametri fondamentali che devono essere rispettati:
- tipologia di supporto compatibile (calcestruzzo, laterizio pieno o forato, blocchi in calcestruzzo aerato, ecc.)
- profondità minima di ancoraggio
- distanza tra i fissaggi e dal bordo
- resistenza caratteristica e valori di tenuta a trazione e a taglio
Ignorare questi dati significa invalidare la prestazione dichiarata e, di fatto, compromettere la sicurezza. È compito del progettista assicurarsi che i fissaggi siano scelti e dimensionati in conformità con le specifiche tecniche.
SOLUZIONI TECNICHE DISPONIBILI
Ancoraggi a taglio termico
Sono sistemi che permettono di attraversare lo strato isolante senza creare ponti termici, grazie a elementi in materiale isolante ad alta resistenza meccanica (resine rinforzate, poliammide, ecc.). Sono adatti per carichi medio-pesanti e per cappotti di spessore variabile.
Bussole resinificate
Nel caso di murature con bassa resistenza o di cappotti già installati, è possibile intervenire con carotaggi localizzati e inserimento di bussole metalliche resinificate, che garantiscono la trasmissione del carico alla muratura.
Piastre di rinforzo
Per schermature solari di grandi dimensioni o sottoposte a forti sollecitazioni, si possono prevedere piastre metalliche di distribuzione del carico, ancorate alla struttura e integrate nel sistema ETICS.
Blocchi strutturali integrati
In fase di nuova realizzazione o ristrutturazione con cappotto in posa, si possono inserire blocchi strutturali ad alta densità predisposti per i fissaggi futuri. Questa soluzione è la più “pulita” perché riduce al minimo i ponti termici e i rischi di infiltrazione.

DURABILITÀ E MANUTENZIONE
Un fissaggio ben progettato e realizzato non si limita a resistere nell’immediato, ma deve garantire prestazioni per l’intera vita utile del sistema ETICS (almeno 25 anni secondo i riferimenti europei).
Per questo:
- occorre scegliere componenti certificati e resistenti alla corrosione
- è necessario ripristinare la continuità del rivestimento armato dopo l’intervento
- è buona pratica programmare controlli periodici della stabilità e della tenuta delle schermature solari, in particolare dopo eventi meteorologici intensi.
RUOLO DEL PROGETTISTA E DEL POSATORE
La qualità del nodo di fissaggio delle schermature solari non dipende solo dal prodotto scelto ma anche dalla corretta collaborazione tra le figure professionali coinvolte:
- Il progettista deve prevedere i dettagli esecutivi già in fase di progetto, definire i sistemi di fissaggio da utilizzare e coordinarli con il fornitore del sistema ETICS.
- L’installatore deve conoscere le criticità dei cappotti e utilizzare solo staffaggi idonei, posandoli nel rispetto delle specifiche.
- Il direttore dei lavori, se presente, deve vigilare affinché siano rispettate le normative e le schede tecniche.
Solo un approccio di questo tipo consente di evitare le improvvisazioni di cantiere che spesso portano a problemi di durabilità.
CONSIDERAZIONI FINALI
Il fissaggio delle schermature solari su facciate intonacate o isolate con cappotto rappresenta un nodo tecnico delicato che merita un’attenzione progettuale pari a quella dedicata agli altri dettagli dell’involucro.
Improvvisare significa esporsi a rischi di rottura dell’intonachino, infiltrazioni, degrado precoce e problemi di sicurezza.
La strada corretta è quella di rispettare i riferimenti normativi (UNI EN 13561, UNI/TR 11715), utilizzare sistemi di fissaggio certificati e garantire una posa conforme alle buone pratiche.
Solo così le tende da sole potranno svolgere nel tempo la loro funzione estetica e di protezione, senza compromettere il sistema di isolamento né la sicurezza dell’edificio.

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